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Biofficina Toscana è un’azienda giovane e dinamica nata dall’incontro tra due donne e cresciuta in una dimensione familiare fondata su idee, passioni e competenze diverse, scopriamo qualcosa di più su il loro mondo.
L’Intervista:

D. Passione e amore per la vostra terra è il binomio su cui si basa la storia di Biofficina Toscana, una realtà giovane nata da un incontro che si è trasformato in un progetto. Quali sono state le tappe più significative? C’è stato un momento in particolare che ha segnato una svolta per il decollo dell’azienda?

R. Biofficina Toscana è nata dall’unione delle idee, dei principi e delle passioni di due donne, Eva Casagli e Claudia Lami. Questo incontro ha innescato un processo di crescita in una dimensione familiare fondata su idee, passioni e competenze diverse. La scintilla è nata da una passione in comune divenuta poi azienda, oggi Biofficina Toscana è un punto di riferimento per il mondo dell’ecobio sia in Italia che all’estero.

D. Una realtà giovane e dinamica, un’officina di idee in continua evoluzione alla ricerca della bellezza. Quali sono i principi a cui vi ispirate nel vostro lavoro?

R. Confidiamo nel nostro percorso, nel nostro spirito di squadra giovane e dinamica fondato su una sinergia di idee, energie, professionalità diverse e complementari. Crediamo nello sviluppo di una cosmesi etica oltre che a basso impatto ambientale.

D. I vostri prodotti sono fortemente identitari, ogni cosmetico è sinonimo di Toscana, una scelta vincente che premia l’ambiente e l’agricoltura locale. Quanto è importante per voi mantenere una filiera corta nella produzione di ogni vostro prodotto?

R. I cosmetici di Biofficina Toscana sono prodotti utilizzando pregiate materie prime bio toscane per la valorizzazione del territorio e l’utilizzo di materie prime a Km 0 è tra le nostre prerogative. Formulati con estratti e pregiate materie prime locali da agricoltura biologica e biodinamica che unisce all’attenzione bio per la coltivazione, il rispetto per la terra, assecondando e seguendo i suoi naturali processi.

D. Quali sono i requisiti che un cosmetico deve avere per essere definito “eco-biologico”?

R. Sicuramente una buona lista degli ingredienti garantita dalla certificazione: tutti i nostri prodotti seguono il disciplinare Aiab per la certificazione dei cosmetici naturali ecobiologici.

D. Oggi si è diffusa una maggiore consapevolezza sui prodotti che utilizziamo, ma quali sono le sostanze dannose che ancora ricorrono con frequenza nei cosmetici?

R. Gli ingredienti da evitare sono i PEG, parabeni, petrolati, paraffina, SLS, SLES, siliconi, OGM e coloranti artificiali, che ancora si trovano in diversi prodotti della cosmesi tradizionale.

D. Giovani energie e professionalità emergenti come protagonisti di Biofficina Toscana: in un Paese dove i giovani sempre più spesso decidono di andare via, all’estero, il vostro impegno è un segnale ma anche la dimostrazione che bisogna puntare sul talento. Quale consiglio vi sentite di dare alle nuove generazioni?

R. Lo studio e la ricerca sono importantissimi, i nostri cosmetici nascono proprio dal connubio tra artigianalità e innovazione. Il nostro consiglio è quindi quello di impegnarsi nello studio ma di seguire sempre anche le proprie passioni e inclinazioni e di tornare a puntare sulla valorizzazione del territorio.

D. Quali sono le prossime sfide della vostra azienda? Vi concentrerete sempre sulla cosmesi o potreste stupirci con una linea make-up?

R. Per il momento continueremo a concentrarci sul campo che ci ha visti nascere e che ci ha dato moltissime soddisfazioni e riconoscimenti. Per il futuro chissà…

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